Se pensiamo a chi, nei secoli, ci ha preceduto nell'uso e nello studio delle launeddas, non possiamo fare a meno di provare il desiderio di sapere quale sia stata la storia, e come sia avvenuta, nel tempo, l'evoluzione musicale di questo strumento.
Abbiamo ereditato infatti non uno, ma una vasta gamma di strumenti (cuntzertus) tutti differenti fra loro oltre che per la tonalità anche per la scala.
Non sappiamo come la famiglia dei cuntzertus sia cresciuta e si sia evoluta; se pian piano nei secoli o in periodi di particolare splendore musicale. Di certo dobbiamo questo grande patrimonio alla creatività di ignoti e geniali maestri, desiderosi di ascoltare nuove armonie e creare nuove suonate.
Possiamo immaginare che di molti cuntzertus si siano perse le tracce, mentre si conosce la struttura di altri che già venivano usati raramente agli inizi del secolo ed oggi non si usano più.
Anche attualmente si praticano modifiche sui cuntzertus o se ne costruiscono di nuovi, fuori dalla tradizione, non per creare nuove suonate ma piuttosto per inserire le launeddas in formazioni di diverso genere musicale.
I cuntzertus attualmente in uso sono:
Ogni cuntzertu è caratterizzato dalla diversità degli intervalli tra le note, dall’estensione musicale e da una predominanza armonica piuttosto che un’altra.
La seguente tavola (Tav. 1) mette a confronto l’estensione musicale di tutti i cuntzertus prendendo come riferimento la tonalità di Sol.
Tav. 1. CUNTZERTUS: ESTENSIONE MUSICALE
Tumbu in Sol |
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Mancosedda di mediana |
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Mancosa |
Mancosedda di mediana a pipia |
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Mancosedda di fiuda |
Mancosa |
Mancosedda |
Mancosa |
Mancosedda |
Mancosedda di Ispinellu |
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Mancosa |
Mancosedda di Ispinellu a pipia |
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Mancosedda di Fiuda bagadia |
Mancosa |
Mancosedda |
Dall'analisi della tavola 1 si può osservare che con la mancosedda di qualsiasi cuntzertu si emettono sempre note più alte che con la mancosa fatta eccezione per Ispinellu e Ispinellu a pipia che hanno le note più acute nella mancosedda.
Si può notare anche come la Fiuda raggiunga l'estensione minore rispetto a tutti gli altri cuntzertus (2 ottave tra tumbu e prima nota, la più acuta, della mancosa).
Dal punto di vista armonico gli arrefinus hanno una importanza fondamentale. Le rispettive note si armonizzano con la tonica del tumbu, quando suonano tutt'e tre contemporaneamente, ed imprimono al cuntzertu una base armonica ben definita. Le note emesse dagli arrefinus appartengono sempre alla triade maggiore della tonica (1° - 3° - 5° grado).
Nel fiorassiu ad esempio la nota del tumbu e degli arrefinus di mancosa e mancosedda formano l'accordo maggiore (tonica - terza maggiore – quinta)
e la Fiuda bagadia raggiunga invece l'estensione maggiore (3 ottave tra tumbu e prima nota della mancosedda).
Nei cuntzertus Fiuda e Fiuda bagadia partendo dall’arrefinu della mancosa per arrivare alla nota più alta della mancosedda si trovano tutti gli intervalli della scala maggiore.
Dal punto di vista armonico gli arrefinus hanno una importanza fondamentale. Le rispettive note si armonizzano con la tonica del tumbu, quando suonano tutt'e tre contemporaneamente, ed imprimono al cuntzertu una base armonica ben definita. Le note emesse dagli arrefinus appartengono sempre alla triade maggiore della tonica (1° - 3° - 5° grado).
Nel fiorassiu ad esempio la nota del tumbu e degli arrefinus di mancosa e mancosedda formano l'accordo maggiore (tonica - terza maggiore – quinta)
Nel punt''e organu, invece, alla tonica del basso si sovrappone l’ottava della mancosedda e la quinta della mancosa
Nella samponia la tonica del tumbu è arricchita dalla quinta di mancosa e mancosedda, etc.
Da questa breve analisi si capisce come ogni cuntzertu acquisti la sua precisa connotazione musicale contraddistinguendosi come già detto per le sue predominanze armoniche, per l'estensione musicale e per le caratteristiche della scala.
Passiamo ora ad una breve descrizione della struttura musicale dei vari cuntzertus:
Nel punt''organu mancosa e mancosedda hanno gli stessi intervalli (unico cuntzertu ad avere questa caratteristica) e cioè: tono-tono-semitono-tono.
mancosa: |
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mancosedda: |
La tonica viene emessa oltre che dal tumbu, dalla 2a chiave della mancosa (dito medio sinistro) e dall'arrefinu della mancosedda.
Questo cuntzertu viene maggiormente suonato nelle tonalità di Fa, Sol, La, Sib.
Nel fiorassiu la mancosa e la mancosedda hanno i seguenti intervalli:
mancosa: |
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mancosedda: |
Si può notare che variano solamente gli intervalli tra gli arrefinus e la quarta nota di entrambe.
In questo cuntzertu la tonica viene emessa oltre che dal tumbu, anche dalla prima nota della mancosa (indice sinistro) e dalla quarta nota della mancosedda (mignolo destro).
Questa caratteristica da la possibilità di rafforzare la tonica in maniera evidente quando il brano lo rendesse necessario, ad esempio nella chiusura delle nodas.
Il fiorassiu viene suonato soprattutto nelle tonalità di Sib e La, meno frequentemente nelle tonalità di Sol, Do e Re.
Questi tre cuntzertus hanno in comune la mancosa, che possiede gli intervalli caratteristici della mancosedda del punt''e organu, di un ottava più bassa.
La scala della mancosedda della mediana è caratterizzata dagli intervalli:
2 toni-semitono-tono-tono |
La mancosedda della mediana a pipia è identica a quella del Fiorassiu, della stessa tonalità.
Generalmente la mancosedda di Mediana e di mediana a pipia si ottiene dalla stessa canna, nella quale verranno praticati 6 fori anziché 5. Quando si vuole suonare la mediana, si chiude il primo foro in alto della mancosedda, con della cera, rendendo libero l'ultimo; viceversa per suonare la mediana a pipia si occlude l'ultimo foro rendendo libero il primo.
La mancosedda della Fiuda è uguale alla mancosa del Fiorassiu.
Questi cuntzertus vengono generalmente suonati nelle tonalità di Do e Re, più raramente nelle tonalità di Si, Sib, La.
Valgono le stesse considerazioni fatte per i precedenti cuntzertus, cioè mancosa identica per tutti e tre, uguale ad una mancosedda di punt''e organu (della stessa tonalità).
La mancosedda dell’Ispinellu e uguale a quella di una mediana.
La mancosedda dell'Ispinellu a pipia è uguale a quella di un Fiorassiu della stessa tonalità.
Anche in questo caso generalmente si praticano sulla mancosedda 6 fori per poterla suonare a Ispinellu o a Ispinellu a pipia.
La mancosedda della Fiuda bagadia è uguale alla mancosa di un Fiorassiu, ma un ottava più alta.
Questi cuntzertus vengono generalmente suonati nelle tonalità di Fa e Sol, più raramente in La.
La mancosa della Samponia è quella del Punt’'organu, mentre la mancosedda è quella di un Fiorassiu. Questo cuntzertu è un evidente abbinamento tra elementi di altri due cuntzertus, poco utilizzato dai musicisti attuali, si suona comodamente nelle tonalità di Sol e La.
È identico al Punt’'organu con la variante del tumbu accordato all'ottava superiore.
Questa caratteristica predominanza del tumbu rispetto alla melodia risulta alla lunga poco gradevole se non si sceglie una tonalità adatta. Generalmente questo cuntzertu viene suonato in Fa, Mi e Re.